giovedì 31 dicembre 2020

PICCOLI GUERRIERI D'ACCIAIO: KAZUTO IOKA VS KOSEI TANAKA (SUPERMOSCA WBO)

 


TOKIO (JPN) - 31.12.2020
Nell'immaginario collettivo del "big match", tendiamo generalmente ad evocare lo scontro tra titani nei pesi massimi o quello "di classe" nei pesi medi, quasi sempre su rings americani, magari tra pugili made in Usa e spietati picchiatori messicani o, al massimo, inglesi.
Eppure, spesso, le categorie di peso più "leggere" della boxe offrono combattimenti di incredibile intensità tra piccoli guerrieri che sembrano essere letteralmente fatti di acciaio. Sfide che si svolgono su palcoscenici lontani dalle luci sfavillanti di Las Vegas o di Londra, quasi sempre in Estremo Oriente, e che vedono coinvolti pugili giapponesi, coreani o thailandesi a volte dai nomi impronunciabili.
Oggi vi racconto un combattimento, che era attesissimo in Giappone, svoltosi la scorsa notte sul ring dell' Ota City Gymnasium di Tokio. Una sfida "fratricida" tra i nipponici Kazuto Ioka e Kosei Tanaka. In palio il mondiale Wbo dei Supermosca detenuto da Ioka.


Le attese della vigilia si rivelavano fondate perchè lo sfidante Tanaka non perdeva tempo e, per i primi quattro rounds, imponeva la sua boxe aggressiva al campione, che rimaneva sulle sue, quasi in attesa del momento buono. L'attimo propizio arrivava sul finire del quinto tempo quando Ioka, uscendo da una schivata sul tronco, riusciva piazzare prima un gancio destro seguito da un sinistro preciso al volto dell'avversario che andava al tappeto.
Tanaka, pur rialzandosi, finiva nuovamente "kd" nel sesto round ma trovava la forza della disperazione per dare vita ad un'intensissima settima ripresa fatta di saettanti scambi a due mani tra i due pugili, iquali apparivano entrambi segnati sui propri volti. Nel corso dell'ottava, l'epilogo: Ioka centrava l'affaticato Tanaka con un preciso uno-due al volto e l'arbitro decretava immediatamente la fine della sfida. Poi spazio agli abbracci tra i due contendenti e alla gioia di Kazuto Ioka per la difesa del titolo.



Ho detto in precedenza che in Giappone attendevano con ansia questa sfida tutta nipponica. Infatti il match metteva di fronte due campioni che nel corso della loro carriera hanno conquistato complessivamente sette titoli mondiali in sette diverse categorie di peso.
Ioka, oltre all'attuale mondiale supermosca WBO, ha detenuto le cinture dei pesi paglia WBC e dei mini mosca e mosca WBA. Finora ha disputato diciannove incontri con titolo mondiale in palio vincendone 17 e perdendone 2.
Per Tanaka, invece, "soltanto" tre cinture: pesi paglia, mini mosca e mosca WBO con un bilancio di nove vittorie e 1 sconfitta (quella di oggi). Tuttavia, avendo visto la sua caratura, sono certo che il quarto titolo arriverà presto anche per lui.






domenica 20 dicembre 2020

GOLOVKIN L' EXTRATERRESTRE DEMOLISCE SZEREMETA - SUPERMEDI IBO: A SORPRESA GRANDE VITTORIA DI GONGORA SU AKHMEDOV

 


HOLLYWOOD - 18.12.2020

Spettacolare rientro del 38ene Gennadi Golovkin (41-1-1-35 ko) che sul ring del Seminole Hard Rock Hotel & Casino di Hollywood ha demolito in sette riprese lo sfidante ufficiale, il polacco Kamil Szeremeta (21-1-5 ko), già campione Europeo dei pesi medi. Il campione kazako, dopo il lungo stop e nonostante l'anagrafica non più verde, ha dimostrato di aver mantenuto intatta la propria caratura pugilistica e di far emozionare ancora una volta i suoi tifosi. Eh sì, vedere combattere "GGG" è un piacere senza fine, non solo perchè mena come un fabbro ma pure perchè Golovkin è un Campione vero anche nei minimi dettagli. Ad esempio stasera l'ho visto schivare due colpi di Szeremeta usando il tronco con imperturbabile naturalezza. Oppure basta guardarlo negli occhi per vedere scintillare un killer instinct che ha pochi uguali al mondo. La scelta sempre diversa delle traiettorie dei colpi che porta, la serietà e l'innata predisposizione a tenere il centro del ring, fanno di questo pugile, dopo 21 difese del titolo mondiale,  un autentico fuoriclasse.


Per quanto riguarda il match, che vedeva in palio i titoli Ibf e Wbo dei medi,  non c'è stata storia sin dalle prime battute, nonostante il 31enne Szeremeta abbia dimostrato un cuore immenso, cercando di conquistare, senza riuscirci, il centro del ring. Golovkin invece, iniziava ad alzare il ritmo stantuffando continuamente sul volto dell'avversario il jab sinistro per poi raddoppiare sia di gancio sia di montante. Lo sfidante ha subito ben quattro atterramenti: in finale di primo round dopo un gancio sinistro al volto, in finale di secondo round dopo un gancio sinistro alla tempia, al quarto round ancora su un altro gancio sinistro al volto e al settimo round dopo due jab sinistri consecutivi e rapidissimi. Provatissimo nel fisico e nel morale, il seppur coraggioso Szeremeta non si alzava dallo sgabello allo scoccare dell'ottavo round, inducendo l'arbitro a decretare la fine dell'incontro.   

Dopo questa scintillante affermazione, per Golovkin appare quasi scontato un terzo match con Canelo, qualora il messicano stanotte si affermi sull'inglese Smith.



Supermedi IBO - Inaspettato successo di Gongora. Dopo una rimonta avvincente, l'ecuadoregno infligge un durissimo ko ad Akhmadov al 12esimo round 

Nel sottoclou di Golovkin - Szeremeta, bellissimo match tra due pugili imbattuti per il vacante mondiale IBO dei Supermedi: da una parte il lanciato kazako Ali Akhmedov, dall'altra lo sconosciuto ecuadoregno Carlos Gongora. Akhmedov saliva sul ring da favorito e confermava le impressioni della vigilia iniziando a spron battuto e aggiudicandosi con facilità le prime quattro riprese del combattimento. Nel corso del secondo round, Gongora veniva toccato duro e, dopo aver dato l'impressione di essere ad un passo dal ko, terminava la ripresa soltanto grazie alla forza di volontà. 

Tuttavia nella boxe non si può dare nulla per scontato e, nonostante l'evidente superiorità del kazako, Gongora, a partire dalla quinta frazione, iniziava lentamente a risalire la china mettendo in luce una tecnica cristallina, un senso dell'anticipo più marcato rispetto all'avversario e, dulcis in fundo, due pugni alla dinamite che col passare dei minuti fiaccavano le resistenze di Akhmedov.

Dopo un sesto round praticamente giocato a viso aperto da entrambi i contendenti, Gongora iniziava ad avere la meglio e, sulle ali di una fiducia ritrovata, toglieva il possesso del centro ring all'avversario che veniva anticipato quasi sempre dal jab e dal destro in gancio o in montante doppiato dell'ecuadoregno il quale finiva per aggiudicarsi tutte le restanti riprese dell'incontro, ad eccezione dell'undicesimo tempo.

Si arrivava pertanto al dodicesimo ed ultimo round con un Akhmedov stanco e ferito al volto, obbligato a dare tutto per rovesciare le sorti di un match sfuggitogli dalle mani e che sul mio cartellino lo vedeva in svantaggio di un punto. A questo punto, però, Gongora tirava fuori il miglior repertorio dal suo cristallino bagaglio tecnico e all'inizio della ripresa mandava Akhmedov al tappeto con un montante sinistro al mento preciso e potente. Il kazako, ormai sfinito e sanguinante, si rialzava ma ogni reazione era vana. Gongora lo colpiva nuovamente con un doppio montante (destro- sinistro) e stavolta rimaneva al tappeto per il conto totale.  







sabato 19 dicembre 2020

SUPERMEDI WBA/WBC: CANELO ALVAREZ DOMINA CALLUM SMITH

 


SAN ANTONIO (TX/USA) 19.12.2020
Affermazione netta ai punti di Canelo Alvarez su Callum Smith all'Alamodome di San Antonio, Texas. 12 riprese in cui il campionissimo messicano ha sfoggiato tutto il suo acume tattico e il suo bagaglio tecnico/gestionale difficilmente eguagliabile nella boxe contemporanea. Alvarez che regalava a Smith svariati centimetri in altezza e in allungo, è partito subito forte conquistando il centro del ring e costringendo l'inglese a boxare sulle corde. Impressionante è stato l'uso millimetrico dei colpi (principalmente jab e montanti dal basso) per penetrare con costante efficacia una guardia, per motivi strutturali, difficilissima da violare. Impressionante la concentrazione tenuta dal messicano in tutto l'arco del combattimento: mai un cedimento e sempre il colpo in canna in risposta ad alcuni colpi isolati portati dal suo avversario.



E'doveroso ricordare che Callum Smith è uno dei migliori supermedi a livello mondiale. Un pugile tecnicamente e fisicamente dotato (molto alto e braccia lunghissime) con un pugno di quelli che fanno davvero male. Ebbene, in tutto il match, l'inglese avrà piazzato giusto un gancio destro al decimo round tale della sua fama, tanto è stato impegnato a non scoprirsi troppo dal suo guscio difensivo, tattica che lo ha salvato dal ko ma che, irrimediabilmente, lo ha portato, visibilmente segnato in volto, a una sconfitta indiscutibile.



Il verdetto unanime per Canelo è stato di 119-109 due volte e 117-111. Personalmente avevo 120-108. Con questa vittoria Alvarez è il nuovo campione dei supermedi per la Wba (titolo in palio detenuto da Smith) e per la Wbc (vacante e messo in palio dall'ente alcuni giorni fa). Vedremo se il fuoriclasse continuerà in questa categoria o scenderà nuovamente nei pesi medi in vista di un Canelo-Golovkin III







venerdì 18 dicembre 2020

MILANO BOXING NIGHT: RIGOLDI CEDE L'EUROPEO A YAFAI - BOSCHIERO SUL FILO DI LANA CONTRO EL PATA GONZALEZ

 


UN RIGOLDI "OPACO" CEDE L'EUROPEO A YAFAI
Una falsa partenza costa al 27enne vicentino Luca Rigoldi l'Europeo dei Supergallo. Contro un avversario forte come l'inglese Gamal Yafai, il nostro pugile è a mio parere mancato nel corso dei primi tre round, dove ha subito la tecnica jab destro-gancio sinistro portata molto bene dal rivale, senza opporre quel ritmo forsennato di cui è costituita la sua boxe e che aveva fatto le sue fortune contro il francese Parodi. Probabilmente il veneto ha pagato anche il lungo periodo di inattività. A partire dal quarto round Rigoldi iniziava a carburare e a prendere l'iniziativa cercando di piazzare la serie giusta e portando Yafai alle corde. Tuttavia il pugile di Birmingham si è dimostrato tecnicamente un osso duro, snocciolando un bagaglio tecnico cristallino al quale non è facile opporsi con efficacia. Probabilmente se il nostro avesse nelle proprie corde un pugno più duro avrebbe potuto opporsi meglio, ma sappiamo che il colpo del ko non è la caratteristica del pur generosissimo Luca che si è visto respingere anche l'ultimo assalto nel corso del 12esimo e ultimo round. Il verdetto, giusto ma ingiustificato nelle proporzioni (119-109!!! e 116-112 due volte) consegna la corona europea nelle mani di Yafai ma sono certo che la storia di Luca Rigoldi non termina stasera.




BOSCHIERO SUL FILO DI LANA: SPLIT DECISION CONTRO EL PATA GONZALEZ
Vittoria sul filo di lana per il 39enne Devis Boschiero contro il venezuelano Samuel "El Pata" Gonzalez, sostituto dell'ultim'ora - causa Covid - dell'italo belga Francesco Patera con cui il nostro avrebbe dovuto incrociare i guanti. Il padovano saliva sul ring abbastanza nervoso e, nonostante un buon avvio di combattimento, non riusciva a doppiare i colpi che rimanevano così basati sul gancio destro. Per sua fortuna Gonzalez peccava di continuità nonostante il risveglio nelle ultime riprese, dove riusciva ad andare a segno con maggior precisione rispetto all'avversario, apparso molto provato. A difesa di Boschiero c'è da dire che dal punto di vista fisico Gonzalez sembrava provenire dalla categoria di peso superiore. Alla fine ne usciva fuori un match spigoloso, ruvido e tirato, conclusosi con verdetto di split decision: 96-94 due volte per Boschiero e 96-94 per Gonzalez. Boschiero può ritenersi soddisfatto: alla sua età e con un incontro saltato all'ultimo, di fronte a un avversario più alto e più grosso, questo risultato è più che lusinghiero.



BELLA PROVA DI NATALIZI: LARGACHA RESISTE 3 ROUND

Non l'avevo mai visto in azione ma il 25enne superwelter romano Mirko Natalizi (9-0-6 ko) sembra davvero essere un bel prospetto in possesso di un pugno molto potente. A farne le spese è stato il panamense Manuel Largacha, arrivato a Milano con intenzioni bellicose e partito a spron battuto fin dal primo colpo di gong per fare il match. Ne usciva fuori una battaglia senza esclusione di colpi che vedeva il nostro pugile, adeguatosi alla guardia destra dell'avversario, avere la meglio già nei primi due rounds. Nella terza ripresa l'epilogo, quando Largacha finiva per soccombere investito da una ripetuta serie di ganci. L'arbitro fermava l'incontro decretando Natalizi vincitore e salvando il panamense, con un occhio chiuso, da una terribile punizione.

Negli altri incontri la campionessa superpiuma IBF Maiva Hamadouche (Francia) ha inferto una durissima punizione alla serba Ina Pavlovic. L'incontro sospeso nel corso dell'ottavo assalto sarebbe dovuto finire molto prima per evitare spiacevoli conseguenze all'atleta sconfitta. Brutta gestione da parte dell'angolo della Pavlovic e dell'arbitro. Infine netta vittoria dello spagnolo Sandor Martin, campione europeo in carica dei superleggeri, contro il nicaraguense di stanza in Italia Nestor Maradiaga. Martin, già vincitore del nostro Andrea Scarpa, ha vinto senza alcuna difficoltà. Il match era no title sulla distanza delle otto riprese.

TABELLONE. EBU Europeo Supergallo - Gamal Yafai (GB) b. Luca Rigoldi (ITA) UD 12; Leggeri - Devis Boschiero (ITA) b. Samuel "Pata" Gonzalez (Ven) SD 10; IBF World Super Piuma Femminile - Haima Hamadouche (Fra) b. Ina Pavlovic (Ser) KOT 8; Superleggeri - Sandor Martin (Esp) b. Nestor Maradiaga UD 8; Superwelter - Mirko Natalizi (ITA) b. Manuel Largacha (Pan) KOT 3

domenica 13 dicembre 2020

IL RITORNO DI JOSHUA E' COL BOTTO - PULEV SPAZZATO VIA. ADESSO "A.J." PUNTA FURY

 


WEMBLEY ARENA (UK) - 12.12.2020

Che il 39enne bulgaro Kubrat Pulev facesse più impressione per il truce aspetto da guerriero che per il valore pugilistico, c'erano pochi dubbi. Tuttavia il ritorno al ring dopo un anno del campione del mondo dei pesi massimi Anthony Joshua non poteva essere tanto più spettacolare quanto convincente.

Sul ring della Wembley Arena "A.J." ha dato una lezione di boxe allo sfidante, vincendo la contesa grazie ad un perfetto uso del montante e del jab destro in rimessa. Ha rimandato al mittente il suo avversario gestendo il match senza affanni, accelerando in maniera devastante quando da lui ritenuto necessario. Ma quello che Joshua ha mostrato ai suoi tifosi sono soprattutto due qualità: la prima, un fisico tonico ma senza avere più i connotati del culturista. La seconda, una cattiveria che finora, nel corso della sua carriera, non avevamo mai visto. Probabilmente le differenti tipologie di training adottate dal campione inglese dopo la sconfitta contro Ruiz hanno avuto riscontri molto positivi.

Chiaro esempio di come si porta il montante destro

Dopo le due prime riprese di studio, Joshua lancia l'attacco a Pulev con una serie infinita di colpi. Il bulgaro sembra in balia dell'avversario, come una navicella in mezzo al mare in tempesta. Cerca di legare, di aggrapparsi alle corde, mostrando il volto della sofferenza e, al tempo stesso, della rassegnazione. Allo stremo delle forze, Pulev volta le spalle a Joshua: a livello di regolamento significa abbandono ma non per l'arbitro sudafricano Dwarte che invece lascia proseguire.

L'incontro prosegue fino al nono round, quando "AJ" manda nuovamente al tappeto Pulev dopo l'ennesimo montante. Il bulgaro, generoso, si rialza ma è un gancio destro mirato al naso, un colpo in cui coordinazione, forza e precisione si mescolano alla perfezione, a finirlo in maniera definitiva. Per Joshua è il trionfo in una notte da incorniciare. Per Pulev, 39 anni, si tratta forse del capitolo finale di una lunga carriera snodatasi tra i dilettanti e i pro.

Gancio destro di Joshua. Pulev finisce sulle corde

E ora, come preannunciato da Eddie Hearn, promoter dell'evento per Matchroom, Joshua è pronto per incrociare Tyson Fury per l'incontro della verità. Un derby inglese, un match che si potrebbe fare entro Giugno 2021 e che si preannuncia incerto e imprevedibile. Una sfida che potrebbe decretare l'"undisputed champion", l'unico campione del mondo dei pesi massimi. Incrociamo le dita... 

Pulev è contato out. Joshua si riconferma campione del mondo

AJ a colloquio con Floyd Mayweather dopo il match


CRUISER: Occhio a Lawrence Okolie, pretendente al titolo Wbo. Jezewski distrutto in 2 round. 



Attenzione al 27enne cruiser inglese Lawrence Okolie , protagonista del sottoclou alla Wembley Arena. Questo ragazzone con il record di 15-0 e 12 ko affronterà molto presto Kryzstof Glowacki per il mondiale Wbo di categoria. In attesa di possibili sviluppi iridati, Okolie ha incrociato l'imbattuto 29enne polacco Nikodem Jezewski, finito sul bill dell'evento appena dieci giorni fa. Ebbene non c'è stata storia in quanto già nel primo round Jezewski è finito "kd" per ben due volte, letteralmente sgretolato dai colpi dell'avversario. Terminata a stento la ripresa, Jezewski è stato finito da un destro in pieno volto  durante il secondo round. Per Okolie i media predicono un futuro da campione del mondo: effettivamente il nostro ha un fisico molto particolare per la categoria di peso in cui combatte. Longilineo e agile di gambe, possente di busto e con due leve lunghe e potenti. Finora nessuno è stato in grado di resistergli. 






sabato 5 dicembre 2020

WELTER WBC/IBF - POSITIVO IL RITORNO DI ERROL SPENCE - DANNY GARCIA BATTUTO AI PUNTI



ARLINGTON (TX/USA) - 05-12-2020
Poco più di un anno fa, il 29enne texano Errol Spence jr, uno tra i migliori interpreti della boxe contemporanea, rischiava di morire in un terribile incidente d'auto a Dallas. La sua Ferrari bianca, uscita fuori strada di notte a causa dell'eccessiva velocità, finiva ridotta come una lattina di Coca Cola pronta per la discarica. Lui, per fortuna sua e del pugilato, si salvava miracolosamente.

Dopo una lunga convalescenza e lo stop pandemico, stanotte, sul ring casalingo di Arlington/Texas, è arrivata l'ora della verità: Errol Spence è tornato sul ring per difendere i suoi titoli wbc e ibf dei pesi welter. Di fronte a lui un avversario che definire osso duro è poco: il 32enne di Philadelphia Danny Garcia, giá campione dei superleggeri e dei welter. Uno che nel corso della carriera ha messo in riga gente come Erik Morales (2 volte), Amir Khan, Zab Judah e Malignaggi. Come avrebbe combattuto Spence ma soprattutto avremmo rivisto sul ring il delizioso campionissimo ammirato prima dell'incidente?



La risposta è stata positiva. Errol Spence ha dominato Garcia per tutto l'arco delle 12 riprese mostrando una forma fisica perfetta che gli ha permesso di tenere il centro del ring senza esitazioni per almeno 10 rounds. Ottimo nella fase difensiva, in cui non ha mai dato punti di riferimento. Ottimo anche in quella offensiva, fatta di jab apri breccia e di colpi portati col gancio, spesso doppiati con viva efficacia. Danny Garcia si è invece chiuso in un'attesa infinita, subendo troppo il ritmo e i colpi dell'avversario. Non gli ha concesso il ko, cercato invano più volte da Spence, ma si è limitato a piazzare qualche bordata quando questi, nel 10 e nell'11 tempo ha fisiologicamente tirato il fiato.


Per Errol Spence jr è stata decisione unanime netta . La boxe ha ritrovato un grande interprete che, poco più di un anno fa, ha rischiato di perdere in maniera tragica. Ora si parla di riunificazione con la corona wbo detenuta dall'immenso Terrence Crawford, attualmente secondo The Ring il pugile più forte del mondo. Sarebbe il top fight del 2021.



https://youtu.be/ivAMCoyL1Ts 

giovedì 3 dicembre 2020

SUPERMEDI WBO - BILLY JOE SAUNDERS SENZA DIFFICOLTA' CONTRO MURRAY

 


LONDRA - WEMBLEY ARENA

Un Billy Joe Saunders (30-0) in ottima forma ha regolato senza problemi l'assalto alla corona Wbo dei Supermedi da parte del connazionale Martin Murray (39-6-1). Il 31enne campione, seppur mancasse dalla ribalta da poco più di un anno, stasera ha mostrato il suo volto migliore imprimendo al match un ritmo forsennato contro il quale lo sfidante ha potuto fare ben poco.

Conquistato senza fatica il centro del ring, Saunders si è distinto per l' ottimo uso del jab destro, doppiato con rapide e potenti serie di sinistro e ancora di destro. Molto buono, da parte del pugile gitano, anche l'uso di entrambi i montanti, colpi con cui è entrato più volte nella guardia serrata di Murray.



Lo sfidante, pugile di lungo corso già avversario di  Felix Sturm, Sergio Martinez, Gennadiy Golovkin, George Groves and Arthur Abraham, andato kd nel corso del 4 round ma stranamente non contato dall'arbitro, ha praticamente rinunciato fin da subito ad ogni velleità di vittoria cercando di sopravvivere e di arrivare fino in fondo con meno danni possibili. Il largo punteggio assegnato al campione da parte dei giudici - 120 a 109 due volte e 118 a 110 - testimonia come Saunders abbia praticamente vinto quasi tutte le riprese.



Archiviata la pratica Murray e giunto ormai alla terza difesa del titolo (la settima iridata se contiamo anche quelle della corona dei pesi medi), Billy Joe, nonostante non si sia detto pienamente soddisfatto riguardo alla propria forma, chiede strada per un big match. "Golovkin, Canelo, Callum Smith, Demetrius Andrade, prossimamente ci dovrà essere uno di loro” - ha dichiarato il boss di Matchroom Eddie Hearn. In realtà Saunders vs Canelo si sarebbe dovuto disputare nella scorsa primavera, evento poi funestato dal Covid. Vedremo che cosa succederà ma è indubbio che un pugile di 31 anni, imbattuto, e campione dal 2015 meriti una sfida di cartello.   



IL MATCH DELL'ANNO: CRAWFORD RE TOTALE DEI SUPERMEDI. LEZIONE IMPARTITA A CANELO. MA LO SPETTACOLO E' IL GRANDE ASSENTE

  LAS VEGAS - 14.09 -  Ha vinto Crawford . Netto. E a mio parere ha vinto dominando alla sua maniera: ragionando, correndo attendendo e mett...