BILBAO - SPA - 20.05 - Grande delusione a Bilbao: l'idolo pugilistico del Pais Vasco, il 30enne superwelter ex campione d'Europa Kerman LEJARRAGA (34-3), è stato sconfitto ai punti dall'inglese di Liverpool James METCALF (23-2) in dieci riprese. Lejarraga, il cui soprannome "Revolver" ne suggerisce l'attitudine, è guerriero che, nonostante la tecnica non proprio cristallina, incarna alla perfezione lo spirito del popolo basco. Tuttavia, stasera, di fronte ad un pubblico di 10.000 fans circa i quali lo hanno incitato con cori da stadio, ha fornito una prova opaca e sottotono. Lejarraga non è riuscito a trovare nè il colpo potente nè la continuità di azione per avere ragione dell'esperto Metcalf, bravo invece a tenere sempre la giusta distanza usando il jab e soprattutto il giusto ritmo nel portare combinazioni semplici ma molto efficaci. Nonostante l'arbitro Palomo (lo stesso di Scardina vs De Carolis) non abbia contato Lejarraga in occasione di un kd subito durante il terzo round (destro di Metcalf al capo), l'inglese è riuscito a far suo il match alzando il ritmo nel corso delle ultime tre riprese. In particolare durante il decimo round, Lejarraga finiva per disunirsi e subire le iniziative di un avversario inaspettatamente più concentrato e motivato. Per il pugile basco si tratta di uno stop pesante: infatti Lejarraga aveva rinunciato volontariamente alla corona continentale per incamminarsi verso l'assalto mondiale e questa serata Matchroom serviva proprio a lanciarne il nome nell'elite della categoria. Unanime il verdetto dei giudici: 95-94, 96-95, 96-94. Io avevo 2 punti per l'inglese. Per la cronaca c'era in palio il titolino WBO International in possesso di Lejarraga.
EBU MOSCA - Infuocato derby tutto spagnolo valevole per il vacante titolo Europeo dei pesi mosca. L'ha spuntata con largo margine il 29enne di Villarreal Jairo NORIEGA (12-0), bravo a sfruttare ogni sbavatura della guardia del 38enne madrileno Angel MORENO (21-5), il quale andava al tappeto nel primo e nel quinto round.
WELTER - Brillante affermazione al 6 round dell'imbattuto 25enne basco Jon MIGUEZ (17-0) sul 29enne inglese di Wigan James MOORCROFT (16-2). Miguez, che è anche detentore del titolo EU di categoria, ha risolto il combattimento con un pesante montante destro al corpo dell'avversario, il quale si è accasciato a terra ed è stato successivamente stoppato dall'arbitro Llona Fernandez. Miguez aveva iniziato la ripresa andando più volte a segno con ganci destri e sinistri al volto di Moorcroft.
SUPERGALLO - Vittoria ai punti in 8 round per il 25enne imbattuto talento colombiano di stanza a Vitoria (Paesi Baschi) Fran MENDOZA (14-0) sul 30enne nicaraguense Alexander "Popeye" MEJIA (18-3). Nonostante fosseil primo atto della card DAZN, si è trattato di un combattimento molto brillante e senza un attimo di sosta. Ha vinto meritatamente Mendoza, bravo a cambiare improvvisamente marcia alla propria azione per tutto l'arco della contesa, ma Mejia non ha affatto demeritato, rispondendo colpo su colpo ed incassando praticamente tutto. Mendoza, unanimemente vincitore con un doppio 80-72 e 78-74, sembra essere già un bel prospetto, pronto per sfide di livello superiore. Staremo a vedere.
KOVALEV VS Tervel PULEV - Rientro con vittoria dopo 2 anni e mezzo di inattività per il 39enne russo Serghey "Krusher" KOVALEV (35-4-1), ex titolare dei mediomassimi , ai punti in 10 riprese contro il bulgaro Tervel PULEV (16-1). Il match, disputatosi sul ring di Inglewood CA al limite dei cruiser, non è mai stato in discussione. Kovalev era bravo ad aprirsi la strada con l'uso continuo del jab destro che gli permetteva di incrementare il vantaggio. Al settimo round gomitata di Pulev al volto di Kovalev. Unico brivido nell'ultima ripresa quando Pulev riusciva a centrare il russo con un destro al volto facendolo barcollare all'indietro. La risposta di Krusher era però immediata e restituiva il favore con un potente gancio sinistro al volto. Unanime il verdetto dei giudici.
Kubrat PULEV vs FORREST - Nella stessa riunione vittoria anche per l'ex campione europeo dei massimi e contender di Joshua per la corona mondiale Kubrat PULEV (23-2) contro il 34enne della Virginia Jerry FORREST. Buona la partenza del bulgaro che fino all'ottavo round ha dominato. Poi, un destro di Forrest veniva mal digerito da Pulev, il quale nelle ultime due riprese è apparso un pò più in difficoltà. Vittoria comunque unanime ed ampia per Pulev.
MC DONALD vs Evan HOLYFIELD - Inattesa sconfitta per Evan Holyfield, figlio di Evander, finito ko al secondo round su un destro del collaudatore Mc Donald.
CARSON- CA 15.05Che combattenti!Jermell Charlo (35-1), mobilità di gambe, tempi di azione in rimessa praticamente perfetti e accuratezza dei colpi da campione. Bryan Carlos CASTANO (17-1-2), il classico toro della pampa: sempre avanti con cattiveria e ardore. Paura, mai. Nel rematch, dopo lo spettacolare pari di qualche mese fa, ha vinto Charlo. Con merito, al termine di una battaglia infuocata e difficile da giudicare per almeno sei riprese. Poi l'argentino è sensibilmente calato ed è venuta fuori la classe stilistica del texano che ha chiuso i giochi al 10 tempo con un sinistro al volto di precisione millimetrica (Castano era poco mobile ma a guardia alta). Jermell Charlo da oggi è l' unico campione dei pesi superwelter!!!
Ennesima vittoria prima del limite(27esimo ko su un record di 29-0) per il 24enne peso welter di Philadelphia, Jaron ENNIS . A farne le spese l'imbattuto canadese(fino a stanotte) Custio CLAYTON (19-1-1), crollato dopo una mazzata (gancio destro largo al capo) portata da Ennis con tutta la forza della spalla e della rotazione del piede destro. Clayton pur rialzandosi al "10", non era in grado di continuare e l'arbitro decretava il ko. Il tutto avveniva a 10 secondi dalla fine del 2 round. Dopo il match Ennis si rivolgeva al re incontrastato della categoria Errol Spence jr, presente a bordo ring, rivendicando una chance per il titolo in qualità di contender #1 per l'IBF.
MILANO - 13.05 - Incredibile, roboante affermazione di Giovanni DE CAROLIS (31-10-1) nel derby tutto italiano dei supermedi contro Daniele SCARDINA (20-1 - 16 ko), in quella che doveva essere la serata di lancio ad alti livelli per il pugile di Rozzano. A mio parere, ha vinto chi ha avuto più testa e più personalità e, sotto questo aspetto, il 37enne romano, magari nonostante alcuni alti e bassi di troppo nel corso della propria carriera, ha confermato, almeno a livello europeo, di avere ancora pochi rivali. E'stata proprio la personalità a permettere ad un atleta pur tecnicamente valido ma senza il pugno del picchiatore di affermarsi in terra di Germania contro Feigenbutz e Zeuge e di conquistare la corona mondiale WBA di categoria tra la sorpresa generale. Ancora una volta determinante è stato questo fattore, forse non lucidamente calcolato dai Cherchi/Hearn, a realizzare il trionfo di Milano, giunto addirittura prima del limite, di un silenzioso antidivo del ring, forse frettolosamente dato da tutti gli addetti ai lavori sul viale del tramonto, a cui piace più far parlare i fatti invece delle parole.
Il match: De Carolis parte subito forte e fa tremare le gambe di Scardina in finale di primo round con un potente gancio destro al volto. Un altro forte sinistro, nel corso del secondo tempo, scuote il pugile di Rozzano. Dopo una ripresa di tregua, sul finire della quarta, serie di De Carolis destro sinistro destro destro sinistro che fa crollare al tappeto Scardina, il quale beneficia del lento conteggio dell'arbitro e del gong di fine ripresa. Scardina, però, non recupera nell'intervallo e durante il quinto round deve arrendersi: dopo un'altra poderosa serie di De Carolis (gancio destro, montante destro, gancio sinistro), Scardina finisce sulle corde per essere messo nuovamente al tappeto da una combinazione Sinistro, destro, sinistro che di fatto chiude la contesa.
Se il combattimento ha rilanciato alla grande il finale di carriera di Giovanni De Carolis, per Daniele Scardina si tratta di un brutto stop il quale, se non gestito al meglio dal suo team, potrebbe rischiare di pesare molto sul suo cammino futuro. Purtroppo, in quella che doveva essere la sua serata tra il proprio pubblico, Daniele non si è visto per nulla, anzi, l'andamento dell'incontro ha finito per alimentare i pareri di chi lo riteneva un pugile costruito mediaticamente e per togliere un pò di sapore alla sfida tra due protagonisti della nostra boxe. Secondo me Scardina è un buon combattente ed un serio professionista, seppur finora non mi abbia dato l'impressione certa di poter competere ad un alto livello europeo e tantomeno mondiale. Il ring ha confermato questo mio parere. A 30 anni avrà magari ancora un pò di margine di tempo per capire le cause di questa sconfitta, crescere e migliorarsi per rimettersi sulla strada che porta al salto di qualità. A patto, però, di non commettere più fragorosi scivoloni come quello di stasera.
SOTTOCLOU:
Netta affermazione ai punti della spagnola Mary ROMERO (7-2) sulla 26enne romana Maria CECCHI (7-1), aspirante speranza della pro boxe femminile, per l'europeo dei supergallo detenuto dalla spagnola. Il match è stato bruttino, privo di spunti tecnici, con le due combattenti impegnate in una sorta di farraginosa (e un pò scorretta) contesa piuttosto che in un duello da me immaginato di gran lunga migliore. Netta anche una testata della Cecchi che finiva per aprire una ferita sull'arcata sopracciliare dell'avversaria. Alla fine i cartellini dei giudici sono stati molto larghi (100-88 due volte e 98-90) in favore della campionessa iberica. Per la Cecchi uno stop che dovrà farla riflettere. Le potenzialità ci sono tutte ma stasera a mio parere poteva dare molto di più.
Inattesa sconfitta per il 29enne welter rumeno-ucraino-milanese Maxim PRODAN (19-2 - 15 ko) contro il 36enne venezuelano Luis Enrique ROMERO (11-5-1) in un combattimento scorbutico e dall'esito davvero col brivido. Nonostante l'età avanzata, Romero ha mostrato una notevole padronanza del ring, senza regalare punti di riferimento all'avversario che non riusciva ad arrivargli e colpendo di rimessa sfruttando un allungo maggiore oltre a una migliore velocità. L'incontro s'infiammava durante il 6 round quando Prodan, per la prima volta, imprimeva un'accelerazione alla propria azione e centrava un Romero sguarnito alla punta del mento col gancio sinistro. Il venezuelano crollava fragorosamente al tappeto ma, rialzatosi a fatica, veniva salvato dal gong. Al suono del 7 round Prodan si gettava all'attacco convinto di chiudere l'incontro prima del limite ma Romero, invece di rimanere sulla difensiva, sorprendeva l'avversario ingaggiando la bagarre con scambi a due mani portati a viso aperto. Decisivo un gancio destro seguito da due sinistri che facevano traballare Prodan il quale, finito sulle corde, subiva l'azione di Romero e veniva contato dall'arbitro. Il combattimento riprendeva con Prodan ,visibilmente sorpreso e provato, nuovamente raggiunto da una gragnuola di colpi. Contato una seconda volta, giratosi di spalle all'avversario, veniva infine dichiarato "out" dal direttore di gara. Per Prodan si tratta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Londra contro Marku. Per Romero una conferma delle proprie qualità nonostante una carriera iniziata in età non giovanissima.
Il 22enne cruiser originario di Palo del Colle - paese del grande Vito Antuofermo - ma residente in Germania, Oronzo "Lo stallone barese" BIRARDI (3-0) ha battuto ai punti in 6 riprese il rumeno di stanza in Campania Ovidiu ENACHE (6-10). Unanime, 55-59 due volte e 56-58, il verdetto dei giudici dopo un incontro non tecnicissimo nè brillante nel quale il nostro si è, secondo me, distinto particolarmente nell'ultimo round.
Infine larga affermazione ai punti in 8 riprese per il nigeriano di Novara Joshua NMOMAH (11-0) sull'esperto collaudatore ungherese GORBICS (26-27-2). Nmomah l'avevo visto appena tre settimane fa nella card di Zucco ed era la prima volta che si spingeva sul limite delle 8 riprese.
RISULTATI:WBO Intercontinentale Supermedi - Giovanni DE CAROLIS b. Daniele SCARDINA TKO 5; EBU Supergallo Femminile Mary ROMERO (ESP) b. Maria CECCHI (ITA) UD PTS 10; Welter: Luis Enrique ROMERO (VEN) b. Maxim PRODAN (ROM/ITA) KO 7; Medi: Joshua NMOMAH (NIG) b. Gabòr GORBICS (HUN) UD PTS 8; Massimi Leggeri: Oronzo BIRARDI (GER/ITA) b. Ovidiu ENACHE (ROM) UD PTS 6; Supermedi: Daniele REGGI b. Luca BARBESSI TKO 3.
LAS VEGAS 08.05 - L'attesissima sfida tra Saul CANELO Alvarez e Dimitry BIVOL è terminata con una inattesa ma nettissima vittoria del 31enne russo, confermatosi campione WBA dei mediomassimi. Per Canelo si tratta della seconda sconfitta in carriera, giunta dopo nove anni da quella inflittagli da Floyd Mayweather. Una sconfitta marcata con un divario, a mio parere, molto più ampio del benevolo 115-113 decretato da tutti e tre i giudici (avevo 117-111).
A mio parere Canelo ha perso perchè, pur rimanendo un grandissimo campione, non è ancora Superman. Sconfinare nella categoria superiore, a mio modo di vedere, è stato un passo falso pagato a duro prezzo. E' vero che al messicano gli andò già bene una volta ma un conto fu affrontare Kovalev, sicuramente grosso e potente, ma altrettanto lento e forse già velatamente logoro per combattere ai massimi livelli. Decisamente un'altra storia ritrovarsi invece al cospetto di Bivol, pugile tecnicamente e mentalmente ineccepibile, il quale alla superiorità fisica unisce anche una notevole velocità di esecuzione dei colpi. Pertanto Alvarez non ha potuto gettare sul ring l'intensità che solitamente ne caratterizza e, soprattutto, ne decide i combattimenti.
Poi Dmitry Bivol nello scrivere questa importante pagina sportiva ci ha messo ampiamente del suo, in particolar modo dal punto di vista mentale, fronte su cui ha dimostrato una forza e una compattezza degna di uno scacchista consumato. Mai una sbavatura: guardia sempre alta quando Canelo l'ha messa, in maniera troppo prevedibile, sulla forza (il russo, dopo il match, mostrava il braccio sinistro livido per i colpi parati), velocità e precisione nell'affondare di jab e di diretto in fase di attacco, puntando sul vantaggio che il maggior allungo gli consentiva. Un equilibrio perfetto ed inscalfibile, anche quando il messicano, dopo aver sentito qualche serie di troppo, lo provocava a farsi sotto nel tentativo di farlo disunire.
Ha resistito a tutto Bivol: a Eddie Hearn che già programmava in anticipo il terzo capitolo tra Alvarez e Golovkin, ad essere annunciato per primo sul ring nonostante fosse il detentore del titolo, ai fischi delle migliaia di supporters messicani giunti a Las Vegas per osannare il proprio idolo. Ha sopportato per poi impartire un'autentica lezione di pugilato al miglior PFP del mondo. Un'impresa che al momento quasi nessun altro pugile saprebbe uguagliare.
LAS VEGAS 01.05 - Shakur Stevenson (18-0 9 ko) non possiederà il pugno da picchiatore ma stasera, nel momento della sfida più importante della sua carriera, si è confermato tra i migliori pugili emergenti del momento. Netta è stata infatti l'affermazione del 24enne di Newark sul 31enne messicano Oscar Valdez (30-1 23 ko). Entrambi imbattuti, entrambi campioni del mondo dei superpiuma (WBC Valdez, WBO Stevenson). Come ho già scritto, ha avuto la meglio la migliore tecnica dell'americano, stilisticamente bello da vedere, perfetto nel boxare di rimessa e nel girare attorno all'avversario per poi colpirlo di precisione con serie jab-diretto destro. Ha classe da vendere Shakur e lo ha ampiamente dimostrato. Valdez, invece, mi ha deluso molto perchè non ho visto il terribile picchiatore già mondiale dei piuma e iridato fin dal 2016, non ho visto l'implacabile distruttore di Miguel Berchelt ma un pugile prevedibile, col tronco sempre avanti e con un unico colpo in canna, il diretto destro. Stevenson ha vinto quasi tutte le riprese, a mio parere tranne la terza, pizzicando quasi sempre Valdez in anticipo o in uscita dagli attacchi del messicano, usando sempre un'estrema precisione e un pugilato cristallino. Nel corso del sesto round due destri di Stevenson mandavano al tappeto uno sbilanciato Valdez che chiudeva il combattimento stanco e molto segnato sul volto. Il verdetto, unanime, era di 117-110 e di 118-109 due volte. Anche il mio cartellino si attestava sul 117-110 in favore di Shakur Stevenson ora campione WBC/WBO dei superpiuma.