A Tyson Fury (32-0-1-23 ko) basta un montante destro da manuale per spegnere le lampadine di Dillian Whyte (28-2). Un incontro a senso unico che, in sei riprese, constata la crescita assoluta del campione "lineare" WBC dei massimi. Sul bagaglio tecnico di Gypsy King non ho mai dubitato e infatti quello è bastato per irretire un avversario di calibro, a mio parere, nettamente inferiore. Ma Fury, già dalla trilogia che lo ha visto protagonista contro Wilder, ha oramai dimostrato di aver migliorato anche la potenza del proprio pugno. Il campione, dopo il match, ha confermato i già ventilati propositi di ritiro: da un lato non assistere ad uno scontro tra Fury e Joshua/Usyk sarebbe un vero peccato. Dall'altro, il nostro, come Rocky Marciano, sarebbe il secondo campione dei pesi massimi a ritirarsi dal ring imbattuto. Una epica cavalcata da raccontare, un giorno, ai propri nipoti.
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