Ancora una netta vittoria unanime ai punti in favore di Devin HANEY (29-0) nella rivincita contro George KAMBOSOS jr (20-2) sul ring di Melbourne per il titolo unificato dei leggeri. Il combattimento, secondo me, è stato più avvincente del primo in quanto Haney, pur avendo iniziato con la consueta, impeccabile, tattica di rimessa, si è man mano sbottonato piazzando anche diversi colpi (destro e combinazioni a due mani) d'affondo. Kambosos, fino all'8 round non l'ha mai preso. Poi l'australiano piazzava un duro colpo al corpo del campione e, nella ripresa successiva, ne approfittava per andare a segno con un bel destro.
Le ultime riprese risultavano così frizzanti ed avvincenti anche se la migliore boxe di Haney risultava decisiva per le sorti dell'incontro che Kambosos terminava orgogliosamente ma col volto sanguinante. Il verdetto, unanime 118-110 due volte e 119-109, riconfermava Devin Haney re incontrastato della categoria.
BROOKLYN, NY - 16.10 Ad un anno di distanza dal terzo combattimento contro Fury, Deontay WILDER (43-2-1) è tornato sul ring contro l'ex campione europeo, il 38enne finlandese di stanza a Stoccolma Robert HELENIUS (31-4). Salito sul ring visibilmente meno pompato, direi che la potenza nelle mani del Bronze Bomber di Tuscaloosa Alabama è rimasta pressochè intatta. All'ex campione dei pesi massimi è infatti bastato un corto diretto destro in pieno volto, scagliato a pochi secondi dal termine della prima ripresa, per lasciare steso il cosiddetto Nordic Nightmare. Logicamente un incontro di rientro dopo così tanto tempo non poteva prevedere un test impegnativo, tuttavia sono convinto che Wilder possa dire ancora la sua ad alti livelli, specialmente se terrà la testa indirizzata all'obiettivo finale. In pochi hanno la dinamite nelle mani come lui e, anche se l'anagrafe segna 36 primavere, mi torna sempre alla testa il detto del grande Rino Tommasi che diceva: "La potenza è l'ultima arma ad abbandonare un pugile". E un pugile che, pur perdendo due incontri contro il migliore della sua categoria, lo ha messo kd ben quattro volte, non può non essere inserito nei quartieri alti dei pesi massimi. Propositi per il futuro di Wilder, manco a dirlo, la chance mondiale. Personalmente un dinamitardo Wilder vs Ruiz lo vedrei molto bene...
SUPERMEDI - RITORNO ALLA DINAMITE (CON POLEMICHE) ANCHE PER CALEB PLANT. DIRRELL KO AL 9 ROUND!
Sul ring del Barclays Center di Brooklyn è andato in scena un altro ritorno eccellente, quello dell'ex campione IBF dei supermedi Caleb PLANT (22-1), che avevamo lasciato sconfitto (tko 11) nella sfida di riunificazione contro Canelo Alvarez datata Novembre dell'anno scorso. Anche in questo caso l'attesa di rivedere in azione Plant risultava molto alta anche perchè era opposto ad un avversario che non è proprio un pivellino, ovvero il due volte campione dei supermedi, l'ormai stagionato 38enne di Flint (MI) Anthony DIRRELL (34-3-2).
Nonostante il nervosismo della vigilia, condita di parole non proprio tenere, il combattimento filava liscio tra le mani di Plant che controllava agevolmente per 8 riprese. Nel corso della nona, Dirrell provava ad affondare qualche colpo ma, nonostante le buone intenzioni, incappava in un gancio sinistro da manuale che lo lasciava drammaticamente fulminato a terra ben oltre il dieci dell'arbitro. Plant, gasato dalla spettacolare conclusione, si lasciava andare a dei gesti plateali e poco sportivi (mimava la sepoltura dell'avversario). Polemiche a parte, Caleb ha portato a segno il 43% dei colpi totali scagliati, di cui diversi molto pesanti. Si è inoltre detto pronto ad affrontare qualsiasi grande incontro che gli venga proposto. Gli avversari sono avvisati.
Nel sottoclou vittoria dell'imbattuto Frankie SANCHEZ (20-0) sul cubano Carlos NEGRON (tko 9) per il titolo WBO NABO e WBC Continental Americas dei pesi massimi mentre la sfida tra i pesi gallo Emmanuel RODRIGUEZ e Gary Antonio RUSSELL si chiudeva in favore del primo per DT al 10 round dopo che lo stesso Rodriguez usciva ferito da uno scontro accidentale di teste che comportava la sospensione del combattimento. Vittoria unanime ai punti dopo 10 riprese per Vito MIELNICKI jr su Limberth PONCE. In palio il titolino WBA Continental Americas dei superwelter.
La pagina più bella di questo fine settimana pugilistico, secondo me è stata la vittoria per ko al 12 round di Alessio Lorusso sul basco Perez. Un'affermazione a mio parere netta, scaturita da una tattica intelligente. Il nostro è stato bravo a contenere la foga iniziale di Perez boxando di rimessa e rispondendo all'avversario con schivate e colpi molto veloci. Poi, nelle fasi finali del combattimento, quando l'avversario mostrava palesemente i segni della stanchezza, Lorusso ha saputo chiuderla in maniera perentoria. Gravi colpe, secondo me, vanno all'arbitro, incauto nel far prendere al povero Perez una ventina di colpi in un momento in cui non poteva opporre resistenza. Situazione che per fortuna non ha portato a drammatiche conseguenze. Malissimo anche due dei tre giudici, il lettone Kadikis e il francese Fernandez che, al gong dell'ultima ripresa, avevano Perez in vantaggio rispettivamente di uno e cinque punti. Se avessero deciso i cartellini, avremmo quindi assistito ad un vergognoso scandalo. Francamente credo che certa gente non faccia bene a questo sport ma, per fortuna, Alessio Lorusso con sagacia tecnica e dedizione ha saputo mettere le cose a posto diventando , al momento, l'unico campione europeo (EBU) del nostro pugilato. Bravissimo!