MANTOVA 24/07 - L' atteso duello tra il marocchino veronese Mohammed GRAICH (12-3-1) e il romano Damiano FALCINELLI (16-2-1), valevole per il titolo nazionale dei pesi superwelter disputatosi nella bella cornice di piazza Broletto a Mantova, termina in parità . Il titolo era rimasto vacante a seguito della rinuncia di Paolo BOLOGNA dopo il durissimo combattimento disputato proprio contro Falcinelli e terminato in parità nell'evento TAF del Marzo scorso.
Inizio favorevole a GRAICH che prende il centro ring e l'iniziativa con Falcinelli in attesa pronto a sfruttare ogni varco per rendersi pericoloso. Il 2 e il 3 round sono letteralmente infuocati. Nel 4 tempo il marocchino rischia seriamente di piazzare il colpo del ko e solamente un grande orgoglio permette al romano di rimanere in piedi. Nella seconda fase del match invece viene fuori l'orgoglio di Falcinelli che inizia a risalire la china : la 6 ripresa è puro spettacolo stavoltacon Falcinelli vicinissimo al ko e Graich miracolosamente in piedi. Durissima anche la 9 ripresa ed il 10 ultimo tempo, con i due pugili a darsele senza più guardia alcuna e con un Falcinelli, segnato in volto, ammirevole per cercare il ko fino all'ultimo secondo.
Personalmente avevo GRAICH avanti di un punto anche se il verdetto di pareggio di maggioranza 95-95 due volte e 96-95 in favore di quest'ultimo, rende onore ad entrambi i combattenti. Graich aveva già combattuto per la cintura nazionale era stato sconfitto da Federico Schinina ai punti nel Giugno 2024.
NY 27/07 - Il pupillo di Bob Arum, il 22enne superwelter portoricano Xander ZAYAS (22-0) agguanta il suo primo titolo mondiale, la vacante versione WBO dei superwelter, superando unanimemente ai punti il picchiatore Jorge GARCIA PEREZ (33-5 26 ko). La vittoria di Zayas è stata netta: più mobile dell'avversario, il portoricano ha praticamente dominato il combattimento fatta eccezione per qualche buon colpo di Garcia portato nel terzo round e nelle fasi finali della sfida. Zayas ha comunque sfiorato il successo prima del limite durante l'11 ripresa piazzando un duro sinistro che faceva barcollare Garcia. I cartellini certificano la netta vittoria di Zayas 116-112, 118-110, 119-109
FRISCO 20/7 - Grande vittoria di Jesse BAM RODRIGUEZ (22-0) sul campione WBO dei super mosca, il 26enne sudafricano Phumelele CAFU (11-1-3). Il combattimento, intenso e quasi tutto svoltosi corpo a corpo, ha probabilmente visto in scena due tra i più forti protagonisti della categoria. Combinazioni intense e veloci con Bam sempre a tenere il centro ring e Cafu attento, a guardia alzata, pronto a rispondere d'incontro ai colpi del texano. Le frustate del sudafricano non erano frequenti come quelle di Rodriguez ma comunque efficaci a tal punto da segnarlo sotto l'occhio sinistro. Dopo il 6 round, però, l'incessante lavoro di demolizione portato da Bam iniziava a fiaccare Cafu, schiacciato sempre più spesso all'angolo. Nel corso della 10 ripresa l'ennesimo arrembaggio di Rodriguez mandava uno stremato Cafu al tappeto. Il sudafricano riusciva a rialzarsi ma il suo angolo, vedendolo groggy, lanciava saggiamente l'asciugamano. Con questa vittoria Bam Rodriguez diventa campione dei super mosca sia per il WBC che per il WBO.
Nel silenzio mediatico generale, sul ring di Las Palmas, Canarie, il dominicano-toscano Joel SANTOS (7-0), ex titolare nazionale dei gallo, ha sconfitto a sorpresa il co sfidante per il vacante titolo Europeo Silver dei pesi mosca, lo spagnolo Aramis TORRES (10-4-1). La vittoria è arrivata per decisione non unanime, risultato comunque eccellente conquistato in trasferta.
Emozionante Manny PACQUIAO (62-8-3) all'MGM Ground di Las Vegas!!! Il supercampione filippino a 46 anni di età torna sul ring e sfiora la clamorosa vittoria sul campione WBC dei welter, il texano Mario El Atzeca BARRIOS (29-2-2).
Pacquiao, nonostante un avvio in cui ha concesso qualcosa ad un avversario più alto, col passare delle riprese riusciva sorprendentemente a trovare il ritmo giusto per sbarrare gli attacchi del campione con combinazioni a due mani scandite dal diretto più o meno simili a quelle che lo resero sublime campione in ben sei categorie di peso nei suoi anni migliori. Fino alla decima ripresa il filippino si trovava in avanti di tre punti sul cartellino dell'ex commissioner del Nevada Larry Hazzard, voce tecnica di PBC.
Tuttavia nelle ultime tre riprese le braccia del nostro iniziavano a non scattare più come nei round precedenti e questo permetteva il ritorno in forcing di Barrios il quale, a mio parere, si aggiudicava la decima e la dodicesima ripresa. La giuria si esprimeva con un pareggio di maggioranza (due volte 114 -114 e 115-113 per Barrios) punteggio, secondo me dubbio, che salvava la corona di Barrios. Personalmente avevo un punto per Pacquiao. Applausi comunque per la prestazione di Manny
Stanotte alla Wembley Arena è stata messa in pratica la spiegazione del significato della parola "undisputed", che vuol dire campione unificato, ovvero L'unico detentore di tutte le cinture delle tradizionali quattro federazioni che si spartiscono (follemente) il controllo del pugilato professionistico. In termini spicci, il campione dei campioni, insomma il pugile più forte.
Resisteva ancora la macchia quel knockndown inflitto ma non considerato dall'arbitro da Dubois al campione, in occasione del primo match iridato tra i due nel 2023 a Varsavia. Un episodio dubbio che consenti all'ucraino, in quell'occasione non brillantissimo, di recuperare addirittura per ben cinque minuti.
Tuttavia stanotte uno splendido Usyk, perfetto nei suoi 38 anni, ha demolito l'inglese in cinque riprese senza se è senza ma.
Tonico e fortemente determinato, l'ucraino ha preso il centro ring fin dall'avvio dettando il ritmo ed annullando, con la solita maestria nella tecnica di tronco, gli sparuti attacchi di Dubois. Poi, nel corso del quinto tempo, il campione ha piazzato, di rimessa, il colpo che cambia tutta la storia, un gancio destro che si stampa tra tempia e orecchio dell'inglese. Dubois barcolla come un orso ferito e si accascia al tappeto. Stordito, si rialza per essere nuovamente centrato dal gancio di Usyk, stavolta al naso, che lo manda pesantemente per le polveri con le lampadine spente in mezzo al delirio di Wembley. Oleksandr Usyk si riprende di forza tutte e quattro le cinture dei pesi massimi.
Nel sotto clou, onestamente non così brillante da giustificare 20 euro di PPV, vittoria ai punti di un appesantito Lawrence OKOLIE (22-1), che difende il WBC silver dei massimi contro il sudafricano Kevin LERENA (31-4) successo stretto per majority decision dell'ucraino Daniel LAPIN (12-0) su Lewis EDMONDSON (11-1), affermazione ai punti del massimo inglese Solomon DACRES (10-1) ai punti nei confronti dell' imbattuto ucraino Vladyslav SIRENKO (22-1).
Seghetti si conferma campione nazionale mediomassimi (FPI)
ASCOLI PICENO 18/07 - Bella vittoria del 31enne ascolano Eros SEGHETTI (12-1-1), campione italiano dei mediomassimi, sull'esperto ex titolare di categoria Dragan LEPEI (24-9-2). Il pugile di casa appare più rapido di braccia e di gambe fin dai primi scambi e già in avvio di terzo round lo sfidante accusa un sinistro d'incontro. Lepei ricorre a tutta la sua esperienza per superare il brutto momento e, nella seconda parte di ripresa, riesce addirittura a mettere all'angolo il campione. A sorpresa è ancora Lepei, durante il quarto tempo, a colpire Seghetti con un duro destro alla mascella ma il rumeno non riesce a dare concretezza alla propria azione. Si arriva così alla quinta ripresa quando un preciso jab sinistro d'incontro del campione manda a terra Lepei. Lo sfidante, rimessosi in piedi, cerca ancora una volta di reagire con l'orgoglio ma un duro destro di Seghetti lo rimanda definitivamente al tappeto. Nel Febbraio 2024 Eros Seghetti venne sconfitto ai punti dall'inglese Karol Itauma alla Copper Box di Londra. L'ascolano non combatteva da ben tredici mesi quando vinse il vacante titolo nazionale contro Spadaccini.
NEW YORK 12.07 - Katie TAYLOR (25-1) e Amanda SERRANO (47-4-1) hanno probabilmente portato il pugilato femminile a livelli inimmaginabili. La terza sfida tra le due, vinta ancora dall'irlandese, chiude definitivamente questa epica trilogia che in qualche modo ha cambiato nettamente la storia della nostra amata disciplina . Taylor stavolta si riconferma campionessa totale dei Leggeri per majority decision 95-93 due volte e 95-95 dopo un combattimento impostato in maniera più cauta nel quale l'irlandese, complice un ottimo lavoro di fondo, è stata brava ad entrare di rimessa, col jab e nella guardia di una Serrano impetuosa ma alla fine poco produttiva, fatta eccezione per un buon ottavo round. Taylor aumenta i giri nelle ultime due riprese anche se la decima è stata avvincente e molto equilibrata.
Sostanzialmente credo che il verdetto sia giusto ma, guardando oltre vincitrice e sconfitta, queste due grandi atlete meritano tutti gli applausi possibili.
NEW YORK 13/07 - Questi i risultati dell'attesa riunione di Golden Boy al Louis Armstrong Stadium di New York!
LEGGERI WBC - Shakur STEVENSON b. William ZEPEDA UD 12
Nonostante il campione messicano ad interim William Zepeda (33-1) arrivasse all'appuntamento clou con tutte le credenziali, due tirate vittorie contro Tevin Farmer, l'imbattuto 28enne titolare WBC Shakur STEVENSON (24-0) ha dimostrato tutta la sua maestria nella boxe di rimessa, specialità di cui, nonostante le critiche di eccessivo attendismo che gli vengono mosse, l'americano si conferma essere uno tra i migliori interpreti del suo tempo. Sebbene sia stato toccato duro nel corso del 3 round, Stevenson ha dominato il combattimento grazie alla sua estrema precisione. 118-110 due volte e 119-109 i verdetti in favore del mancino di Houston che ora è entrato anche in classifica P4P.
TIRANA 13/07 - Che piaccia o meno, il 37enne toscano di Sansepolcro Alessandro RIGUCCINI (30-0) ad oggi è l'unico italiano in possesso di un titolo mondiale, seppur ad interim. Riguccini ha infatti vinto la corona interim WBA dei pesi medi battendo, sul ring di Tirana, il 28enne venezuelano Jesus CORREA (18-1). La vittoria di Riguccini è arrivata nel corso del 2 round quando il suo avversario è crollato dopo aver incassato due sinistri consecutivi al bersaglio grosso. Correa era finito al tappeto anche negli ultimi secondi del round d'apertura. Riguccini, già campione di kick boxing, ha creato la sua carriera pugilistica tra Messico e Venezuela e, dopo questa vittoria, il suo profilo sta dividendo non poco gli appassionati italiani di pugilato. Personalmente Correa non mi è sembrato un fulmine di guerra. Devo anche precisare che era la prima volta in cui vedevo in azione Riguccini e, francamente, anche le precedenti uscite, spesso valorizzate dalla vittoria prima del limite, non mi sembravano proponessero al nostro pugile dei contendenti probanti, specie se consideriamo le latitudini in cui combatte da anni. Tuttavia penso che Alessandro abbia fatto una scelta che, indubbiamente, pochi italiani fanno: quella di andare a combattere in Sudamerica e finora, piaccia o meno, questa tattica, in qualche modo, ha pagato. Semmai il toscano sarà chiamato ad affrontare avversari di vero calibro mondiale, allora sarà definitivamente accertato il suo valore e solo così penso finiranno tutte le chiacchiere.
Sinistro di Riguccini al bersaglio grosso di Correa