GOLOVKIN L' EXTRATERRESTRE DEMOLISCE SZEREMETA - SUPERMEDI IBO: A SORPRESA GRANDE VITTORIA DI GONGORA SU AKHMEDOV

 


HOLLYWOOD - 18.12.2020

Spettacolare rientro del 38ene Gennadi Golovkin (41-1-1-35 ko) che sul ring del Seminole Hard Rock Hotel & Casino di Hollywood ha demolito in sette riprese lo sfidante ufficiale, il polacco Kamil Szeremeta (21-1-5 ko), già campione Europeo dei pesi medi. Il campione kazako, dopo il lungo stop e nonostante l'anagrafica non più verde, ha dimostrato di aver mantenuto intatta la propria caratura pugilistica e di far emozionare ancora una volta i suoi tifosi. Eh sì, vedere combattere "GGG" è un piacere senza fine, non solo perchè mena come un fabbro ma pure perchè Golovkin è un Campione vero anche nei minimi dettagli. Ad esempio stasera l'ho visto schivare due colpi di Szeremeta usando il tronco con imperturbabile naturalezza. Oppure basta guardarlo negli occhi per vedere scintillare un killer instinct che ha pochi uguali al mondo. La scelta sempre diversa delle traiettorie dei colpi che porta, la serietà e l'innata predisposizione a tenere il centro del ring, fanno di questo pugile, dopo 21 difese del titolo mondiale,  un autentico fuoriclasse.


Per quanto riguarda il match, che vedeva in palio i titoli Ibf e Wbo dei medi,  non c'è stata storia sin dalle prime battute, nonostante il 31enne Szeremeta abbia dimostrato un cuore immenso, cercando di conquistare, senza riuscirci, il centro del ring. Golovkin invece, iniziava ad alzare il ritmo stantuffando continuamente sul volto dell'avversario il jab sinistro per poi raddoppiare sia di gancio sia di montante. Lo sfidante ha subito ben quattro atterramenti: in finale di primo round dopo un gancio sinistro al volto, in finale di secondo round dopo un gancio sinistro alla tempia, al quarto round ancora su un altro gancio sinistro al volto e al settimo round dopo due jab sinistri consecutivi e rapidissimi. Provatissimo nel fisico e nel morale, il seppur coraggioso Szeremeta non si alzava dallo sgabello allo scoccare dell'ottavo round, inducendo l'arbitro a decretare la fine dell'incontro.   

Dopo questa scintillante affermazione, per Golovkin appare quasi scontato un terzo match con Canelo, qualora il messicano stanotte si affermi sull'inglese Smith.



Supermedi IBO - Inaspettato successo di Gongora. Dopo una rimonta avvincente, l'ecuadoregno infligge un durissimo ko ad Akhmadov al 12esimo round 

Nel sottoclou di Golovkin - Szeremeta, bellissimo match tra due pugili imbattuti per il vacante mondiale IBO dei Supermedi: da una parte il lanciato kazako Ali Akhmedov, dall'altra lo sconosciuto ecuadoregno Carlos Gongora. Akhmedov saliva sul ring da favorito e confermava le impressioni della vigilia iniziando a spron battuto e aggiudicandosi con facilità le prime quattro riprese del combattimento. Nel corso del secondo round, Gongora veniva toccato duro e, dopo aver dato l'impressione di essere ad un passo dal ko, terminava la ripresa soltanto grazie alla forza di volontà. 

Tuttavia nella boxe non si può dare nulla per scontato e, nonostante l'evidente superiorità del kazako, Gongora, a partire dalla quinta frazione, iniziava lentamente a risalire la china mettendo in luce una tecnica cristallina, un senso dell'anticipo più marcato rispetto all'avversario e, dulcis in fundo, due pugni alla dinamite che col passare dei minuti fiaccavano le resistenze di Akhmedov.

Dopo un sesto round praticamente giocato a viso aperto da entrambi i contendenti, Gongora iniziava ad avere la meglio e, sulle ali di una fiducia ritrovata, toglieva il possesso del centro ring all'avversario che veniva anticipato quasi sempre dal jab e dal destro in gancio o in montante doppiato dell'ecuadoregno il quale finiva per aggiudicarsi tutte le restanti riprese dell'incontro, ad eccezione dell'undicesimo tempo.

Si arrivava pertanto al dodicesimo ed ultimo round con un Akhmedov stanco e ferito al volto, obbligato a dare tutto per rovesciare le sorti di un match sfuggitogli dalle mani e che sul mio cartellino lo vedeva in svantaggio di un punto. A questo punto, però, Gongora tirava fuori il miglior repertorio dal suo cristallino bagaglio tecnico e all'inizio della ripresa mandava Akhmedov al tappeto con un montante sinistro al mento preciso e potente. Il kazako, ormai sfinito e sanguinante, si rialzava ma ogni reazione era vana. Gongora lo colpiva nuovamente con un doppio montante (destro- sinistro) e stavolta rimaneva al tappeto per il conto totale.  







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