PIUMA WBO: NAVARRETE SI CONFERMA SU DIAZ - SUPERMEDI: BERLANGA VINCE ANCORA MA SOLTANTO AI PUNTI





Avvincente sfida Mexico vs Porto Rico tra Emanuel Navarrete e Christopher Diaz alla Silver Spurs Arena di Kissimmee - Florida. In palio il mondiale WBO dei piuma detenuto dal primo.
Navarrete (33-1-28 ko), 26 anni e pro da 9 (!), già campione WBO nei supergallo mi è sembrato un pugile completo il quale ha confermato quanto di buono si dice di lui: gran ritmo, pulizia cristallina nel portare i colpi, potenza in entrambe le mani e buone doti da incassatore. Il pari età Diaz (26-3-18 ko), già contender al titolo due anni fa, ha sfoggiato una prestazione da guerriero. Nonostante due kd rimediati nell'arco di 11 riprese e un punto di squalifica , ha continuato a venire avanti e a piazzare serie esponendosi alle chirurgiche risposte, spesso di rimessa, dell'avversario, il quale veniva comunque toccato duro in più di un'occasione.



Degni di nota il 7, l'11 e il 12 round con i due pugili a incendiare il ring grazie a serie ruvidissime scagliate da ambo le parti. Notevole, inoltre, un montante sinistro da manuale portato dal campione messicano nel 2 tempo in occasione del primo kd di Diaz.
Lo sfidante, sanguinante allo zigomo sinistro, veniva atterrato altre due volte nell'ultima ripresa. Seppur molto provato, Diaz si rialzava orgogliosamente ma , ormai groggy, veniva stoppato dal medico e dal suo angolo quando mancavano una manciata di secondi al gong finale. Per Navarrete si tratta della prima difesa tra i piuma.






Nel sottoclou era attesissimo il 23enne supermedio portoricano del Bronx Edgar BERLANGA ( ora 17-0-16 ko), opposto a Demond Richardson, 28enne del Delaware. Ebbene Berlanga, dopo aver inanellato uno strabiliante record di 16 ko tutti al primo round, stavolta, per avere ragione del modesto avversario, ha dovuto "faticare" fino al termine delle otto riprese. L'incontro è stato, naturalmente, a senso unico con il malcapitato Richardson andato al tappeto per ben 4 volte nel secondo, terzo, quinto e ottavo tempo. Tuttavia l'esperienza e la voglia di resistere da parte di quest'ultimo, leggermente più marcata rispetto agli uomini materasso fin qui affrontati da Berlanga, gli permettevano, tra un clinch, uno spintone e una tenuta, di trascinarsi fino in fondo. Unanime il verdetto dei tre giudici in favore di "The Chosen One" 79-68 e 79-69 due volte.



Berlanga, ha senza dubbio confermato la potenza del proprio pugno sia nel destro che nel consueto sinistro. Tuttavia, avendolo visto impegnato su un arco temporale più lungo rispetto al solito, mi è sembrato un pugile che deve macinare ancora tanta esperienza di ring. Il ragazzo tende a volte, secondo me, ad irrigidirsi, a cercare il colpo risolutivo piuttosto che soffermarsi sulla continuità di azione. Tuttavia sono convinto che con il tempo avrà modo di limare questi difetti e di avere quelle chance importanti che la sua boxe merita di sostenere.


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