LEGGERI - WBC - HANEY b. DIAZ UD 12
Netta vittoria ai punti per Devin Haney (27-0) che difende la corona WBC dei pesi Leggeri dall'assalto del 29enne californiano di origine messicana Jo Jo Diaz (32-2-1). Quest'ultimo si presentava sul ring coi galloni di guerriero ma, sinceramente, non è riuscito ad esprimere il proprio potenziale perchè il ritmo costante imposto da Haney all'incontro non glielo ha quasi mai permesso. Il 23enne di Las Vegas si è confermato uno dei migliori pugili nella sua categoria mettendo in mostra fluidità nei movimenti, il consueto ottimo bagaglio tecnico, una impeccabile abilità sul tronco e una boxe di rimessa degna di un Whitaker o di un Mayweather. Unico "difetto"di Haney, se tale si può definire, si conferma essere la mancanza del pugno risolutore o la scarsa vocazione a cercare il ko. Nel computo delle 12 riprese, secondo me, Diaz è riuscito ad aggiudicarsi la quarta, l'ottava e la dodicesima, durante le quali riusciva a toccare in maniera dura il volto del campione con un buon uso del gancio sinistro. Unanime il verdetto dei giudici: 117-111 due volte e 116-112. Probabilmente Devin Haney affronterà George Kambosos jr, fresco vincitore di Teofimo Lopez, per la riunificazione di tutte e quattro le sigle dei leggeri.
Nel sottoclou (trasmesso in tv) Superpiuma - Brillante affermazione da parte del 26enne di Cleveland Montana Love (17-0-1), salito sul ring con i colori messicani e col suo boxer francese, contro il pari età messicano Carlos Diaz. Love metteva Diaz per ben due volte kd (bellissima la combinazione montante sinistro-gancio destro) nel corso della seconda ripresa mentre nella terza induceva l'arbitro a stoppare l'incontro dopo l'ennesima serie ripetuta andata a segno Mondiale donne unificato dei welter - Bella vittoria dell'americana Jessica McCaskill (11-2) sulla canadese Candi Wyatt. L'azione della campionessa di Chicago era implacabile fin dal 1 round e, dopo aver messo al tappeto la Wyatt nel corso della seconda ripresa, l'arbitro stoppava l'incontro nella settima per manifesta inferiorità. Nessun problema per il croato Filip Hrgovic (14-0 - 12ko) contro il tedesco Emir Ahmatovic. Nonostante la grande generosità di quest'ultimo, Hrgovic riusciva ad andare a segno con maggiore efficacia e ad atterrare per due volte l'avversario nel corso del 2 round. L'epilogo, al terzo, dopo l'ennesima serie del croato che costringeva Ahmatovic a toccare il tappeto per l'ennesima volta. Nonostante un bagaglio tecnico ancora da affinare, Hrgovic ha confermato di possedere il pugno del picchiatore. In palio c'era il titolo IBF International dei pesi massimi difeso dal pugile di Zagabria.
Infine vittoria perentoria di Marc Castro (4-0) su Ronaldo Solis per kot al 2 round. Dopo aver messo kd l'avversario con una serie ripetuta a due mani nel corso del primo round, Castro metteva fuori combattimento Solis con un potente gancio destro nella successiva frazione.
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