OLIMPIADI - PER LA BOXE ITALIANA UN DISASTRO SPORTIVO. PER ORA CI SALVA SOLTANTO IRMA TESTA




Un nervoso e insicuro Guido Vianello viene sconfitto nettamente dal cubano Pero, avversario ostico ma alla fine rivelatosi non impossibile, di fronte al quale il pugile romano ha dimostrato tutta la propria inesperienza a certi livelli. A questo punto i nostri pugili sono tutti eliminati. Un disastro sportivo duramente pagato dalla FPI per non aver saputo costruire e puntellare una squadra alla luce dei buoni risultati ottenuti a Londra 2012. Dopo gli altrettanti disastrosi mondiali di Doha 2015 la disfatta era già nell'aria. Stasera, purtroppo, l'amara conferma.

Le speranze olimpiche del boxing tricolore sono adesso riposte tutte in una donzella, la 18enne di Torre Annunziata Irma Testa, che ha iniziato il torneo pugilistico femminile dei pesi leggeri con una bella vittoria sull'americana Shelley Watts.

I pronostici non vedevano favorita la nostra Irma che, invece, sfoggiando una tecnica migliore dell'avversaria per tutto l'arco del match, è riuscita a portare a casa la vittoria. Padronanza stilistica e intelligenza tattica perfette, un pò meno la concretezza considerato che la nostra ragazza aveva a favore diversi centimetri di altezza. Tuttavia va bene così. Prossimo impegno, il giorno di Ferragosto contro la francese Mossely.

Per il resto dobbiamo purtroppo parlare di una spedizione olimpica disastrosa:





PESI MASSIMI - RUSSO

Clemente Russo, giunto al termine della carriera, era il pugile più atteso, quello su cui puntavamo tutte le nostre speranze di medaglia. E invece si è rivelato la delusione più cocente. Dopo l'esordio poco brillante in cui è riuscito, in qualche modo, ad avere la meglio sul tunisino Chaktami, il pugile campano ha perso (male) contro il forte russo Tyshenko. Per avere ragione dell'avversario sarebbe servito il migliore Russo (perdonate il gioco di parole) che invece è rimasto negli spogliatoi. Dopo il netto 3 a 0, le proteste e le polemiche accuse al sistema AIBA da parte del nostro pugile e di Francesco Damiani, rappresentano un'uscita di scena che Russo non meritava e che in qualche modo macchiano in maniera pacchiana una carriera comunque notevole. Adesso si dice che si riconsolerà con la partecipazione al Grande Fratello. Auguri...




LEGGERI - TOMMASONE

Carmine Tommasone è stato invece eliminato al secondo turno dal fuoriclasse cubano Lazaro Alvarez. Tuttavia, a differenza di Russo, il pro di Avellino ha giocato onorevolmente tutte le proprie carte pur sapendo che sarebbe stata un'impresa quasi impossibile. Tommasone però non può recriminarsi nulla: è stato il primo pugile professionista a partecipare ad un'Olimpiade e a passare il primo turno battendo lo spigoloso messicano delgado con verdetto unanime. E' già entrato nella storia e ora proseguirà il suo percorso a dorso nudo. A presto!




WELTER - MANGIACAPRE

Vincenzo Mangiacapre da Marcianise è stato senza dubbio l'atleta più sfortunato della spedizione. Contro il messicano Romero aveva vinto in rimonta facendoci vedere davvero delle belle cose in fatto di tecnica e di velocità d'esecuzione. Purtroppo, dopo la vittoria di misura, gli è stata riscontrata la frattura scomposta della mandibola e ha dovuto abbandonare il torneo.



MEDIOMASSIMI - MANFREDONIA

Non è bastato l'orgoglio al napoletano Valentino Manfredonia contro il bielorusso Dauhaliavets. I primi due round in cui l'azzurro è apparso intimorito e contratto hanno pesato come un macigno sulla valutazione della giuria, nonostante un buonissimo terzo tempo in cui reagendo con veemenza, il nostro pugile ha seriamente rischiato di mettere ko l'avversario. Purtroppo per lui la frittata era però già fatta e la corsa olimpica si è stoppata al primo turno.



MINIMOSCA - CAPPAI

Niente da fare anche per Manuel Cappai che bissa l'eliminazione al primo turno come a Londra 2012. Stavolta il pugile sardo, molto bravo stilisticamente ma poco avveduto in fase difensiva con una guardia perennemente abbassata, ha pagato dazio contro il rognoso statunitense Hernandez. Un 3 a 0 inappellabile ma che, considerate le doti del nostro ragazzo, lascia più di qualche rimpianto.
 



SUPERMASSIMI - VIANELLO

Nervoso, insicuro, forse ancora troppo inesperto (22 anni) per competere a certi livelli. Guidone Vianello si lascia così travolgere dal cubano Pero, un avversario sulla carta ostico ma alla fine rivelatosi non trascendentale. Il caraibico l'ha aspettato, colpendo d'incontro in velocità e trovandolo quasi sempre sbilanciato. Purtroppo non c'è stata storia. 

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