ALLA FIERA DELL'EST: BETERBIEV (15 VITTORIE-15 KO) DEMOLISCE GVODZYK E RIUNIFICA WBC-IBF DEI MEDIOMASSIMI



Il match di riunificazione delle corone WBC-IBF dei Mediomassimi era molto atteso e sul ring di Philadelphia si scontravano due pugili molto molto interessanti. L'ucraino 32enne, titolare WBC, Oleksandr Gvodzyk, divenuto famoso per aver brutalmente chiuso la carriera dell'ex campione Adonis Stevenson, ed il 34enne russo del Daghestan Artur Beterbiev, titolare IBF, implacabile picchiatore dal record di 14 incontri-14 ko ed ex stella dei dilettanti con vittorie agli europei e ai mondiali AIBA. Due pugili imbattuti e che sono abituati a dare del "tu" alla conclusione prima del limite.


Tenendo fede al suo ruolino di marcia, ha vinto Beterbiev. Kot al decimo round dopo aver pian piano sgretolato l'avversario che, bisogna dirlo, aveva iniziato meglio l'incontro probabilmente vincendo le prime due riprese. Gvodzyk infatti è un ottimo pugile, uno dal pugno di ferro, ma che probabilmente ha ceduto il passo di fronte alla straripante fisicità del russo, il quale, a partire dal terzo round, pur mirando tatticamente a non cercare subito il successo prima del limite, ha iniziato a minare le certezze dell'ucraino con un poderoso lavoro al corpo. Gvodzyk, ripresa dopo ripresa, è così scivolato fuori dal match fino ad arrivare al nono tempo, dove per lui è cominciato l'inizio della fine.



Un sinistro di Beterbiev metteva in ginocchio il campione WBC. L'arbitro Rosato, in affanno già dal primo round per aver confuso una spinta nei confronti di Gvodzyk per un kd, stoppava il tempo come se fosse stato un colpo basso e poi faceva riprendere. Tuttavia la ripresa diveniva umiliante per l'ucraino che prendeva colpi da tutte le parti e riusciva a terminarla in piedi solamente per aver rifiatato in quei secondi di stop. Teddy Atlas, all'angolo, cerca di risvegliare l'orgoglio del suo protetto ma ormai c'è poco da fare. Nella decima frazione Beterbiev lo metteva al tappeto con un destro che terminava con successo una lunga azione demolitrice. Gvodzyk si rialzava affannosamente per andare nuovamente giù pochi secondi dopo, stavolta su combinazione destro sinistro. "The last chance"...il monito del ref  Rosato all'ucraino, rimessosi orgogliosamente sulle gambe, si percepiva chiaramente. Gvodzyk cercava di controbattere all'ennesimo assalto del russo ma toccava terra col ginocchio e l'arbitro decretava la fine. Singolari, infine, le scorecards dei tre giudici: due su tre vedevano in vantaggio Gvodzyk di due, tre lunghezze (87 a 84 e 85 a 83). Se si fosse arrivati fino in fondo chissà cosa si sarebbe scritto di questo incontro.



La categoria dei mediomassimi, praticamente tutta di marca russa, si arricchisce di una nuova stella, Artur Beterbiev, pugile duro e temibile (15-15 ko). Oleksandr Gvodzyk (17- 1 sconfitta) lascia invece lo scettro alla seconda difesa ma probabilmente avrà ancora altre possibilità.


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