IL CUORE DI CAMPBELL NON FERMA LOMACHENKO

Destro al volto portato da Lomachenko


Vassili Lomachenko vs Luke Campbell - Mondiale Leggeri Wba-Wbc-Wbo
La O2 di Londra è esaurita. Sul ring non c'è uno qualunque ma Vassili Lomachenko, il migliore "pound for pound" di questi ultimi anni, al debutto in Europa. "E adesso che m'invento per sopravvivere?" Chissà quante volte, la scorsa notte, avrà ripetuto questa frase il buon Luke Campbell da Hull, 32enne longilineo sfidante dal viso pulito e dal buon record (19-2) al trono del supercampione ucraino dei pesi leggeri.

Sicuramente Campbell ci ha messo sia il fisico, che gli concedeva in partenza un rilevante vantaggio in altezza e in allungo, sia il cuore. Tanto cuore, perchè arrivare fino in fondo contro Loma, prima di oggi, è riuscito solamente a tre pugili. Un giorno Luke potrà raccontare ai nipoti di essere stato il quarto. Battuto nettamente ma non umiliato. Mica roba da poco.

Jab sinistro da manuale da parte dell'ucraino


Il match. Lomachenko appare più interessato a conquistare la vacante cintura Wbc della categoria nell'ottica di una riunificazione dei pesi leggeri piuttosto che dominare il suo avversario di turno. Lo sfidante ne approfitta. Infatti il miglior allungo di Campbell, preciso nel colpire col jab destro aumentando la distanza dall'avversario, gli permette addirittura di aggiudicarsi la prima ripresa. Poi, però, nei round successivi, il campione si prende il centro del ring con l'intensità che lo contraddistingue e verso la fine del quinto tempo scuote Campbell con un gancio destro che da il via a una dura serie di colpi doppiati alla testa e al bersaglio grosso (per tentare di fiaccare un avversario fisicamente dominante).

Il mio cartellino dell'incontro dice 118 a 109 per Loma. I giudici hanno decretato uno score unanime di 119-118 due volte e 118-109 


Luke, a questo punto, ha solamente due armi a disposizione: il coraggio e il jab destro. Durante il sesto round li sfodera alla grande, riuscendo ad anticipare gli attacchi di Loma che viene colpito al volto più di una volta. La tattica sembra quella giusta e lo sfidante strappa un altro round. Il pugile britannico sembra avere la meglio anche durante la settima ripresa ma l'illusione dura poco. In finale di tempo Lomachenko sdogana tutto il campionario dei suoi colpi: jab destro, gancio destro e di nuovo gancio sinistro. Tutti al volto. Pugni accurati, veloci e portati con forza. Campbell finisce alle corde e accusa. Da questo momento il re sale in cattedra. Campbell capisce che se vuole sopravvivere deve legare. E'dura ma forse si può fare.

Gancio sinistro di "Hi Tech" portato con forza. Campbell è colpito tra mento e mascella.


Passano due round (9 e 10) in cui si tira il fiato. Poi "Hi Tech" decide che è il momento di chiuderla. Undicesima frazione: i Londoners hanno visto abbastanza. Il ritmo aumenta vertiginosamente di pari passo alla potenza dei pugni portati. Luke sembra annaspare. Il ko guizza nell'aria. Forse è questione di poco. Duro destro al corpo, gancio sinistro (parzialmente parato), jab destro di slancio a corta distanza con lo sfidante a volto scoperto. Campbell si accascia al tappeto. Ma non è la fine. C'è una storia da raccontare ai nipoti e la volontà è di ferro. Il pugile dello Yorkshire si rialza sostenuto dall'orgoglio.

11 round: Campbell va al tappeto. Riuscirà a rialzarsi e a portare l'incontro ai punti. 

L'ultima ripresa è la firma di Lomachenko sul match: nonostante un richiamo da parte dell'arbitro Loughlin per colpo basso, l'ucraino sfoggia tutta la sua classe. Combinazione arrembante testa-corpo prima della campanella e dell'abbraccio che sancisce la fine delle ostilità tra i due contendenti. Severo il verdetto emesso dai giudici: 119 - 108 (due volte) e 118 - 109 in favore di Vassili Lomachenko (14-1), ora campione dei pesi leggeri Wba-Wbc e Wbo. L'impresa di unificare tre sigle nei pesi leggeri era riuscita, negli anni novanta, soltanto al povero Pernell Whitaker, che stasera viene omaggiato dalla vittoria dell'ucraino. Luke Campbell (adesso 20-3) torna invece a casa tra gli applausi dei tifosi inglesi, con l'onore delle armi e una storia da "sopravvissuto" da raccontare ai posteri. Non è roba da poco. 

       
Charlie Edwards NC Julio Cesar Martinez Aguilar - Mondiale Pesi Mosca Wbc
Finale inatteso del mondiale dei Pesi Mosca Wbc tra il detentore inglese Charlie Edwards (26 anni ora 15-1-1 NC) e il messicano Martinez Aguilar (24 anni ora 14-1-1 NC). Si parte subito con il botto: prima ripresa di fuoco con i due contendenti che ribattono colpo su colpo. Poi, nel secondo round, Martinez prende il sopravvento con una bella serie al corpo a cui Edwards risponde doppiando. L'epilogo arriva durante la terza frazione: il messicano tempesta il campione inglese con una pioggia di colpi destro-sinistro alla testa e al corpo. Edwards, provatissimo, si accascia al tappeto ma mentre l'arbitro Lyson ha già iniziato il conteggio, Martinez colpisce Edwards con un sinistro al corpo. Il direttore di gara, coperto da Edwards, non vede partire il colpo "clandestino" e sancisce il ko. Martinez e il suo team esultano per la vittoria ma, successivamente, il verdetto viene cambiato con la proclamazione del No Contest tra i sonori "boooo" dei sostenitori inglesi. Il Wbc ha ordinato l'immediata rivincita mentre il titolo rimane nelle mani di Charlie Edwards.

Il famigerato sinistro di Martinez. Edwards è già al tappeto e l'arbitro ha iniziato il conteggio - da thesun.co.uk

Alexander Povetkin v Hughie Fury - Pesi Massimi - Wba International

Nel sottoclou spazio anche per l'impolverato ex campione Wba dei massimi, il 39enne russo Povetkin, opposto a Hughie Fury (cugino di Tyson). Il russo non saliva su un ring da circa un anno, quando proprio a Wembley venne sconfitto da Joshua. L'inglese è invece sembrato apatico e svogliato per tutto il match. Per la cronaca, Fury non combatteva da sette mesi. Risultato: 12 noiose riprese. Verdetto largo e unanime in favore di Povetkin (117-111 per tre volte).

Scambio tra l'ex campione Povetkin (sin.) e Fury.


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