MEDIOMASSIMI WBA - CANELO SCONFITTO DOPO 9 ANNI!!! BIVOL PIU' FORTE NEL FISICO E NELLA TESTA

 



LAS VEGAS 08.05 - L'attesissima sfida tra Saul CANELO Alvarez e Dimitry BIVOL è terminata con una inattesa ma nettissima vittoria del 31enne russo, confermatosi campione WBA dei mediomassimi. Per Canelo si tratta della seconda sconfitta in carriera, giunta dopo nove anni da quella inflittagli da Floyd Mayweather. Una sconfitta marcata con un divario, a mio parere, molto più ampio del benevolo 115-113 decretato da tutti e tre i giudici (avevo 117-111). 


A mio parere Canelo ha perso perchè, pur rimanendo un grandissimo campione, non è ancora Superman. Sconfinare nella categoria superiore, a mio modo di vedere, è stato un passo falso pagato a duro prezzo. E' vero che al messicano gli andò già bene una volta ma un conto fu affrontare Kovalev, sicuramente grosso e potente, ma altrettanto lento e forse già velatamente logoro per combattere ai massimi livelli. Decisamente un'altra storia ritrovarsi invece al cospetto di Bivol, pugile tecnicamente e mentalmente ineccepibile, il quale alla superiorità fisica unisce anche una notevole velocità di esecuzione dei colpi. Pertanto Alvarez non ha potuto gettare sul ring l'intensità che solitamente ne caratterizza e, soprattutto, ne decide i combattimenti.



Poi Dmitry Bivol nello scrivere questa importante pagina sportiva ci ha messo ampiamente del suo, in particolar modo dal punto di vista mentale, fronte su cui ha dimostrato una forza e una compattezza degna di uno scacchista consumato. Mai una sbavatura: guardia sempre alta quando Canelo l'ha messa, in maniera troppo prevedibile, sulla forza (il russo, dopo il match, mostrava il braccio sinistro livido per i colpi parati), velocità e precisione nell'affondare di jab e di diretto in fase di attacco, puntando sul vantaggio che il maggior allungo gli consentiva. Un equilibrio perfetto ed inscalfibile, anche quando il messicano, dopo aver sentito qualche serie di troppo, lo provocava a farsi sotto nel tentativo di farlo disunire.



Ha resistito a tutto Bivol: a Eddie Hearn che già programmava in anticipo il terzo capitolo tra Alvarez e Golovkin, ad essere annunciato per primo sul ring nonostante fosse il detentore del titolo, ai fischi delle migliaia di supporters messicani giunti a Las Vegas per osannare il proprio idolo. Ha sopportato per poi impartire un'autentica lezione di pugilato al miglior PFP del mondo. Un'impresa che al momento quasi nessun altro pugile saprebbe uguagliare. 


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