SUPERPIUMA IBO - MAGNESI SCONFITTO PER SPLIT DECISION A MANCHESTER DA CACACE. VERDETTO CASALINGO MA QUALCOSA NON HA FUNZIONATO
Cacace a segno col sinistro su un attacco di Magnesi |
MANCHESTER 24.09 -
Michael MAGNESI esce sconfitto dalla Manchester Arena perdendo titolo e imbattibilità. Ha prevalso l'ostruzionismo di Anthony CACACE premiato dalla giuria, al termine di 12 ruvide ma brutte riprese, da un verdetto di split decision che recita 116-111 (giudice inglese) e un inverosimile 117 - 111 (arbitro canadese). In favore di Michael invece è arrivato 116-112 dall'arbitro polacco. Che dire, la delusione è tanta. A mio parere si tratta di un verdetto spudoratamente casalingo: dopo tanti anni so bene che in Inghilterra o vinci prima del limite o , ai punti, te la rischi non poco. Non mi è piaciuto il fatto che questo verdetto premi la boxe di un pugile ostico da affrontare ma avvantaggiato da 10 cm di altezza rispetto all'avversario e da un relativo allungo che gli ha permesso di portare avanti il combattimento in un quasi perenne clinch, usato come vera e propria arma ostruzionistica per evitare il confronto dalla corta distanza più affine al nostro Lonewolf.
Il nordirlandese è riuscito a far valere i maggiori centimetri di allungo mettendo a segno i colpi più puliti |
Detto questo, francamente, stasera nella tattica di Magnesi qualcosa non ha funzionato: sicuramente non sono mancati coraggio e tenuta atletica che lo hanno portato a fare un match all'arrembaggio, sempre avanti, con l'obiettivo del corpo a corpo, esponendosi però anche a qualche colpo di troppo nelle fasi iniziali e nelle ultime riprese del combattimento, momenti in cui il nordirlandese ha messo a segno i pugni più puliti che probabilmente hanno rafforzato le già forti convinzioni della giuria.
Antony Cacace proclamato vincitore per split decision. Un verdetto discutibile e casalingo. Sui ring inglesi non è mai sufficiente convincere: bisogna cercare di vincere senza ombra di dubbio |
A mio parere è mancata la conclusione dell'azione, l'allungare le serie portate e ovviamente il pugno decisivo che avrebbe spazzato via ogni nuvola. Michael mi è sembrato avere la meglio nelle fasi centrali, in particolare nel 6 round, quando Cacace, sanguinante e affaticato, mostrava un' evidente difficoltà. Poi, però, il nordirlandese passato il momento peggiore (ottimo il lavoro del cutman che arginava una brutta ferita sotto l'occhio sinistro dell'Apache) ha agito di furbizia, parandosi dietro l'allungo del jab, facendo più movimento sulle gambe e riprendendo a piazzare i montanti al volto, soluzione che Magnesi mi è sembrato soffrire. Quindi tutto clinch ogni volta che il nostro arrivava alla corta distanza impedendogli di tirare avanti la propria azione e, di fatto, smorzando la tattica preparata in palestra. Sinceramente anche se Magnesi avesse fatto qualcosa in più nel finale, non credo che il verdetto sarebbe stato diverso. Andare in Inghilterra per espugnare la Manchester Arena con Frank Warren presente e tifante a bordo ring accanto a Tyson Fury, a mio parere, impone una prova superlativa se no non vinci. Da tifoso spero che ci sia una rivincita. La merita il forte Michael Magnesi, alfiere della nostra boxe, il quale, dopo essersi leccato le ferite ed imparato la lezione di inglese, avrà certamente altre opportunità per cancellare questa brutta serata.
Uno sportivissimo Magnesi posa con Cacace dopo il combattimento. Il pubblico inglese ha apprezzato molto l'atteggiamento del nostro pugile. |
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